Elezioni a Terracina: il centrodestra trionfa con Giannetti, il centrosinistra si divide

Bandiera_Comune_Terracina

Il 14 e 15 maggio 2023 si sono svolte le elezioni comunali a Terracina, città del Lazio, in provincia di Latina. I cittadini sono stati chiamati a scegliere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale, dopo la caduta della Giunta ed il Commissariato, a causa di varie vicende giudiziarie.

I candidati sindaci erano cinque: Francesco Giannetti, sostenuto da una coalizione di centrodestra formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica Francesco Giannetti Sindaco; Fabrizio Di Sauro, espressione di un centrosinistra diviso tra Terracina Rinasce, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico; Alessandro Di Tommaso, capolista della lista civica Alessandro Di Tommaso Sindaco; Gabriele Subiaco, candidato di Europa Verde; Massimiliano Cesare Fornari, leader di Forza & Coraggio.

Il risultato è stato un netto successo per il centrodestra, che ha conquistato il 64,29% dei voti e 17 seggi su 24 nel consiglio comunale. Il nuovo sindaco Francesco Giannetti ha ottenuto 12.988 preferenze, distanziando di molto gli altri contendenti. 

Francesco Giannetti, neo Sindaco di Terracina (LT)

Al secondo posto si è piazzato Fabrizio Di Sauro con il 14,68% dei voti e 3 seggi; al terzo Alessandro Di Tommaso con il 14,35% dei voti e 3 seggi; al quarto Gabriele Subiaco con il 5,41% dei voti e 1 seggio; al quinto Massimiliano Cesare Fornari con l’1,28% dei voti e nessun seggio L’affluenza alle urne è stata del 56,45%, in calo rispetto al 2018 quando era stata del 64%. Gli astenuti sono stati 16,007 su un totale di 36.759 aventi diritto. 

(https://comune.terracina.lt.it/elezioni/risultati/598 ) 

Le elezioni a Terracina hanno confermato la tendenza nazionale del predominio del centrodestra, che ha saputo presentare una coalizione unita e un candidato credibile e radicato nel territorio. Francesco Giannetti, infatti, è un Architetto, molto conosciuto in città. Il suo programma si è basato su temi come la sicurezza, la ripresa economica, la valorizzazione turistica e culturale, la tutela ambientale e la trasparenza amministrativa. Il centrosinistra, invece, ha pagato la divisione interna e la mancanza di una proposta chiara e alternativa. 

Fabrizio Di Sauro, Candidato Sindaco della Coalizione fra PD, Terracina Rinasce e M5S, ha tentato di ricucire lo strappo tra le forze progressiste, ma non è riuscito a convincere gli elettori. Il suo alleato principale, il Partito Democratico, ha ottenuto solo il 9% dei voti e due consiglieri comunali. Il Movimento 5 Stelle ha subito un crollo rispetto al 2018, quando aveva sfiorato il 30%, fermandosi al 3,2% e senza alcun rappresentante in consiglio. La lista Terracina Rinasce ha fatto ancora peggio con il 2,35%.

Fabrizio Di Sauro, coalizione di centrosinistra

Alessandro Di Tommaso ha raccolto il voto di protesta contro la vecchia politica. Il suo movimento civico ha ottenuto il 14,35% dei voti e tre consiglieri comunali. Di Tommaso ha basato la sua campagna elettorale sul rinnovamento generazionale e sulla partecipazione popolare.

Alessandro Di Tommaso, lista civica

Gabriele Subiaco ha rappresentato la voce ambientalista e ha ottenuto un risultato dignitoso con il 5,41% dei voti e un seggio in consiglio. Il suo obiettivo è stato quello di sensibilizzare i cittadini sulle questioni ecologiche e sociali.

Gabriele Subiaco, lista Europa Verde

Massimiliano Cesare Fornari ha chiuso la classifica con l’1,28% dei voti e nessun seggio. Il suo progetto politico si è basato sulla difesa dei valori cristiani e della famiglia tradizionale.

Massimiliano Cesare Fornari, lista Forza & Coraggio

Le elezioni a Terracina hanno quindi mostrato una netta polarizzazione tra centrodestra e centrosinistra, con quest’ultimo in forte difficoltà. Il nuovo sindaco Giannetti dovrà affrontare le sfide poste dalla pandemia e dalla crisi economica, cercando di rilanciare la città e di risanare la sua immagine dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex maggioranza a guida sempre di Fratelli d’Italia ( va detto per correttezza, che molte di queste vicende si stanno concludendo con un nulla di fatto ).

L’opposizione dovrà invece trovare una nuova identità e una nuova coesione per rappresentare le istanze di una parte della popolazione che non si riconosce nel centrodestra.

Articolo di Riccardo Esposito



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