La mia premessa, a scanso di equivoci, è che i cittadini della zona del Sisto, come quelli di tutto il Comune di Terracina, hanno eguali diritti. Ritengo che, una infrastruttura importante, che collega Terracina a San Felice Circeo, due paesi a vocazione turistica, sarebbe dovuta essere abbattuta e ricostruita al massimo entro sei mesi; purtroppo, non è andata così e, quindi, comprendo perfettamente, i molteplici disagi che i cittadini hanno subito. È importante, che gli abitanti della zona e di tutto il Comune, abbiano un veritiero riassunto dell’accaduto, in modo che possano farsi la propria opinione, in merito.
Il 24/05/2017 la Provincia di Latina chiude in parte il transito del ponte sul Sisto, visto che c’era stata una segnalazione della Regione Lazio, la quale affermava la pericolosità dello stesso.
Il 20 luglio, il ponte veniva totalmente chiuso, poi, a settembre inizia l’abbattimento. La Procura della Repubblica ha anche aperto un’ inchiesta per verificare se, veramente, era necessario l’abbattimento. (L’esito non si è poi saputo o, comunque, non ne sono ancora a conoscenza)
Poi, in data 20/03/2019, la Provincia inaugura l’installazione di un ponte provvisorio, in ferro, a suo carico, pagando il noleggio, perché la strada era provinciale: per un periodo, lo gestisce, pagandone le spese. Successivamente, il Comune, propone alla Provincia di acquisire la strada e dichiararla strada comunale.
L’allora Sindaco Procaccini, con un articolo del 21/03/2019, si era dimostrato entusiasta della richiesta del Comune per la strada e, rivolgendosi ai cittadini, che logicamente erano stati due anni senza passaggio, affermava che si sarebbe risolto il tutto.
Successivamente, in data 24/06/2019, il Comune, guidato sempre dal Sindaco Procaccini, con deliberazione di Giunta n.129 del 24/06/2019, acquisiva effettivamente la strada dalla provincia e, da quel periodo, il comune incomincia a pagare il noleggio del ponte provvisorio che, fino ad allora, era stato pagato dalla provincia.
Ci si impegnava ad una rapida ricostruzione, che sarebbe stata interamente a carico del Comune di Terracina. Ad oggi, il ponte non è stato ricostruito ed il Comune sta ancora pagando il noleggio di quello provvisorio. Facendo un conto, ad oggi, tra il noleggio e la ricostruzione del ponte, si va all’incirca a 4 milioni di €; in più, si deve rifare tutta la strada, poiché è in pessime condizioni e, in più, quello che accadrà su di essa, sarà tutto a carico del Comune di Terracina.
A questo punto, vorrei fare una riflessione: ma se il ponte provvisorio lo stava pagando la Provincia e, quindi, poi lo avrebbe dovuto ricostruire, visto che la strada era Provinciale, perché il Comune si va ad accollare questo problema? Sapreste dare un senso logico, a questa cosa?
Secondo il mio punto di vista, il Comune doveva solamente fare pressioni verso la Provincia, per avere il nuovo ponte a carico della stessa, ma è avvenuto diversamente; quindi, si potrebbe pensare ad una manovra illusoria ed a un patto politico, visto che erano imminenti le elezioni Europee? E, oltretutto, c’erano tutti i presupposti di legge per fare questa operazione? Non lo sappiamo, ma si spera di si.
Col tempo, si verificherà e ci si regolerà in merito; pertanto, sia i dirigenti, gli impiegati e i consiglieri sarebbero responsabili civilmente, penalmente, economicamente, a norma di legge, delle eventuali decisioni, se si dimostrassero fuori regola (L’Art 28 della Costituzione ed il 70 del Tuel saranno i principali mezzi, qualora si delineassero responsabilità).
I cittadini, che opinione dovrebbero avere di un Sindaco che si va ad accollare un onere di questo genere, che per ogni terracinese costa e costerà almeno 100€ a testa? Con questa procedura, credo ci si qualifichi da soli e, addirittura, credo che, senza toccare altro, alle prossime Europee non lo si possa continuare a sostenere, perché oltretutto, da quanto ha preso seggio in Europa, con i voti dei terracinesi, la nostra città è arrivata al 17° posto in provincia, per reddito pro capite e con una miriade di disservizi.
Questo, il risultato di 15 anni di giunte, sia a guida Procaccini, sia dei suoi successori politici (tutti da lui sponsorizzati e rimasti sempre molto legati alla sua figura). Quindi, c’è da fare una profonda ed intelligente analisi, a questo stato di cose, e capire che, con queste persone, non andremo mai da nessuna parte e, oltretutto, ci rimetteranno le nuove generazioni, che non hanno nessuna colpa. Quindi, carissimi cittadini, il consiglio è di regolarvi, in base alle informazioni che avete.
Detto ciò, a questo punto, ritornando sul tema: da cittadino in primis e da attivista politico, chiedo all’attuale Sindaco, alla Giunta e, in special modo, all’assessore ai lavori pubblici ed alla commissione lavori pubblici, di tornare indietro su questa storia del ponte e non far pagare ai cittadini di Terracina questo salasso, perché non lo meritano. Ci sono i metodi e le leggi, come quelli utilizzati dal Comune di Fondi, laddove hanno restituito alla provincia una rotatoria e un pezzo di strada
Lo si può fare e lo si deve poter fare: tutto ciò, per il rispetto dei cittadini di Terracina, specialmente in condizioni economiche disastrate; quindi, sarebbe opportuno rivalutare seriamente e tempestivamente, la restituzione del ponte e della strada alla Provincia, sgravando il Comune di Terracina, dagli oneri della ricostruzione.
Mi rivolgo, in special modo, al vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Avv. De Felice: lei, nella sua posizione, ha tutte le carte in regola, per realizzare questa cosa a favore dei cittadini di Terracina, ma se non eviterà questo evento drammatico – non creato da lei, logicamente – lei, insieme alla Giunta e al Sindaco, dovrete pur assumere dinnanzi ai cittadini, che oltretutto vi hanno votato, la responsabilità politica (e non c’è niente di più politico della spesa pubblica, specialmente non dovuta, ma indotta, senza sens ); e, quindi, i cittadini di Terracina si renderanno conto del “calibro” degli amministratori, con cui hanno a che fare. È vostra responsabilità prendere un elogio, oppure perseguire nell’illusionismo politico.
La mia opinione è che, purtroppo, voi non tornerete indietro e farete pagare questo salasso ai cittadini, adducendo impedimenti di ogni sorta, quando invece io ho avuto informazioni del contrario; ed i cittadini si potranno regolare in merito alla vostra scelta – se perseguirete sulla non restituzione – non votandovi e, specialmente, non votando Procaccini a queste Europee, dopo quello che è successo; altrimenti, sarebbe, per la cittadinanza, una vera e propria presa in giro.
A mio avviso, i cittadini dovrebbero fare una attenta e approfondita riflessione, sia su questa questione, sia sul resto, poiché le prospettive, per i prossimi anni, sono nere e, quindi, peseranno anche le nuove generazioni. Spero che abbiano compreso la questione e che si muovano in merito. Confido nella loro intelligenza.
Inoltre, dopo aver appreso dalla stampa locale della variante da circa 53.000 metri cubi (circa 150 o più appartamenti), che sorgerebbe proprio in quelle zone (Scafa di Ponte), forse, la questione del ponte potrà essere la tessera d’inizio di un più grande puzzle, che adesso, dopo anni, prende forma.
Cittadini, vi esorto a guardare con attenzione. Presto, su tale questione, ci sarà un approfondimento.
Una chiosa, sulle “opposizioni” vere e presunte: sul tema della restituzione del ponte, punto fondamentale della questione, nessuno si è mai pronunciato. Le uniche cose che, debolmente, sono state dette, riguardano questioni marginali: perché? Anche su questo tema, i cittadini debbono necessariamente fare una profonda riflessione, sul perché di questo silenzio e regolarsi in merito. Seguiranno aggiornamenti.
Articolo di Riccardo Esposito
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