Zona Logistica Semplificata: Terracina perde una grande occasione di sviluppo.

Porto_di_Gaeta

L’istituzione della ZLS (Zona Logistica Semplificata) sarà per i Comuni interessati un importante volano per lo sviluppo economico/sociale vediamo di cosa si tratta: Le Zona Logistiche Semplificate (ZSL), al pari delle Zone Economiche Speciali (ZES), sono delle aree geografiche di dimensioni limitate all’interno delle quali sono previsti particolari agevolazioni e incentivi per le aziende insediate o che decidono di insediarsi, tramite la modifica introdotta dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019, alla legge n. 205 del 27 dicembre 2017 dei commi 61, 62, 63, 64, e 65 dell’articolo 1, relativi alle modalità di istituzione della Zona Logistica Semplificata.

La modifica normativa intende consentire alle Zone Logistiche Semplificate di fruire del credito di imposta per gli investimenti produttivi, nei limiti delle deroghe previste dal Trattato UE per gli aiuti di Stato all’articolo 107, comma 3, lettera c. Questa modifica, sostanzialmente, equipara i benefici e le caratteristiche della Zona Logistica Semplificata (ZLS) a quanto previsto per la Zona Economica Speciale (ZES), istituita dal decreto legge n. 91 del 20 giugno 2017, convertito con Legge n. 123 del 3 agosto 2017, agli articoli 4 e 5.

Nella Regione Lazio, tale zona, è stata stabilita l’8 Febbraio, essa metterà in in stretta connessione ben 29 Comuni i quali vedranno, oltretutto, interconnessione fra i porti, nuove infrastrutture(strade e ferrovie), capacità di attrazioni di investimenti, con molte e nuove opportunità occupazionali. I Comuni interessati sono: Allumiere, Anagni, Aprilia, Cassino, Ceprano, Cisterna di Latina, Civita Castellana, Civitavecchia, Colleferro, Ferentino, Fiano Romano, Fiumicino, Fondi, Formello, Formia, Frosinone, Gaeta, Guidonia, Latina, Monterotondo, Orte, Pomezia, Pontinia, Rieti, Roma, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa e Viterbo.

Così, commenta l’Assessore ai Lavori pubblici e Tutela del territorio della Giunta Regione Lazio, Mauro Alessandri: “Si tratta di una spinta importantissima che la Regione Lazio intende dare al futuro dell’economia legata alle attività portuali e che avrà ripercussioni positive sullo sviluppo di tutto il nostro territorio grazie ad incentivi e agevolazioni per progetti di investimento qualificati in settori chiave come trasporti e turismo. Questo significa anche creazione di nuovi posti di lavoro e investimenti, oltre al rafforzamento delle connessioni ferroviarie e stradali, che potranno estendersi anche al traffico veicolare” inoltre, “I Comuni potranno essere tra i principali beneficiari delle misure previste dal Piano di Sviluppo Strategico. L’attrazione di nuovi investimenti ha come obiettivo quello di generare ricadute economiche e occupazionali immediate sui territori di insediamento, innescando fattori di sviluppo quali la domanda di ricerca, di innovazione e di formazione qualificata con cui le amministrazioni locali possono interagire. Il rafforzamento degli aspetti infrastrutturali, con particolare riferimento alle connessioni ferroviarie e stradali previste dal piano regionale per Mobilità, Trasporti e Logistica porterà benefici che vanno ben oltre il sistema logistico: dal decongestionamento dei centri abitati, liberati dal traffico di attraversamento dei mezzi pesanti, al miglioramento della qualità dell’aria, con quote di traffici spostate dalla gomma al ferro; nuove infrastrutture, il cui utilizzo può estendersi anche al traffico veicolare, aprendo nuove direttrici territoriali dello sviluppo economico, rendendo servizi e aree produttive più accessibili. Si tratta dunque di un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica della nostra regione”. Obiettivi strategici della Zls

Tra gli obiettivi strategici della Zls, in particolare per quanto riguarda l’ambito infrastrutturale e dei trasporti, figurano una serie di azioni legate alla valorizzazione e al recupero del legame con il mare e con le opportunità che quest’ultimo può dare dal punto di vista dello sviluppo economico della regione.
Promuovere la realizzazione delle opere infrastrutturali di collegamento tra i porti del Lazio e tali piattaforme logistiche, favorendo in tal modo lo sviluppo in chiave ecosostenibile dei trasporti (riducendo i tempi di percorrenza) nonché lo sviluppo e l’integrazione dei corridoi trasversali Tirreno/Adriatici.

Attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie perché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale e internazionale. Ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere e aree interne, connettendo efficacemente il territorio interessato e creando tutte quelle sinergie istituzionali, imprenditoriali e di servizio utili alla caratterizzazione del Lazio come regione che, sul mare e dal mare, può fondare una parte rilevante del proprio sviluppo economico ed occupazionale, rilanciando la Blue Economy.

Locadina promossa dal M5s per la legge sulla Blue Economy approvata dalla Regione Lazio

Infine, la Zls si articola in cinque linee di intervento strategico:
1)Snellimento burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per attività produttive e per la realizzazione di opere;
2)Efficientamento dei servizi portuali e doganali;
3)Rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie di collegamento e di quelle stradali, individuando le priorità; 4)Definizione dei benefici fiscali e/o di contributi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della Zls;
5)Attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della Banca europea per gli investimenti (Bei), a favore delle imprese che sono insediate (o intendono insediarsi) nelle aree Zls.

Terracina, la grande esclusa: Apprendiamo da fonti politiche che vogliono rimanere anonime, che l’esclusione di Terracina dalla (ZLS) è dovuta al fatto che l’Amministrazione non ha partecipato al tavolo di concertazione regionale, per l’inclusione della stessa, con tutti i danni a livello socio/economico che ciò comporta. Basti pensare che i Comuni di Pontinia e di Fondi, uno a nord e l’altro a sud, che confinano con Terracina, sono inclusi e ciò comporterà uno sviluppo degli stessi e il progredire della desertificazione industriale nel nostro; nessuna forza politica, né di maggioranza né di opposizione, neppure l’Eurodeputato Nicola Procaccini (FDI), la cui attuale amministrazione è la prosecuzione della sua precedente, hanno proferito parola, in merito, ne si sono applicati per un inserimento di Terracina in questa grossa opportunità di sviluppo, condannando forse, irrimediabilmente, il futuro lavorativo della nostra città, la quale avrebbe potuto godere di un ampio sviluppo vista la posizione e le infrastrutture presenti e da risistemare (es. Stazione e Porto).

Porto di Terracina (LT)
Stazione di Terracina (LT)

Insieme ai mancati progetti per il PNRR e alla mancata partecipazione alla ZLS, la maggioranza fieramente targata FDI ha condannato le future generazioni alla migrazione per motivi economici, precludendo ogni possibilità di sviluppo per la città. 

Articolo di Riccardo Esposito

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