Intervista: Quattro chiacchiere con Cinzia Gentili, volontaria di “Alberi in Periferia”

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Alberi in Periferia nasce nell’ottobre del 2019 ed è un gruppo spontaneo no profit, che parte dal basso ed è indipendente da qualsiasi partito o associazione. La guida Andrea Loreti di AIP ci conferma che l’obiettivo non è solo quello di riqualificare i parchi dimenticati della periferia est, ma anche quello di migliorare lo stile di vita delle persone, ed aggiunge che il verde non è un benessere solo per la collettività, ma anche il singolo individuo ne beneficia, soprattutto sotto il punto di vista della salute mentale. Presentiamo l’intervista alla volontaria Cinzia Gentili:

Locandina dei Volontari del gruppo “Alberi in Periferia”

🎤 Cinzia, innanzitutto, grazie per averci concesso questa intervista. Come hai scoperto “Alberi in Periferia”?

R: Grazie a te Paola, per il tuo interessamento! Personalmente ho conosciuto questo gruppo grazie ad una mia conoscente, anche lei molto sensibile all’ambiente ed agli animali, che mi parlò di questa associazione e la loro attività a livello territoriale; presi contatti durante il primissimo lockdown del 2020, quindi prima li conobbi tramite la loro pagina facebook, poi riuscimmo a conoscerci di persona.


🎤 AiP ha due parole chiave, una riguarda l’ambiente ( come potrebbe essere diversamente, NdA) e il sociale: ci vuoi spiegare meglio?

R: Sociale” significa che riguarda l’ambiente in cui si vive e le persone con cui si è in contatto e, nel nostro piccolo, quel che cerchiamo di fare è di unire l’aspetto ecologico e di educazione ambientale all’aspetto sociale, tessendo relazioni coi cittadini attivi, comitati di quartiere, indirizzarci alle scuole, ai ragazzi a rischio, coinvolgere i disabili. Creare una rete quanto più eterogenea di persone che abbiano a cuore e si prendano cura di questa casa comune a tutti che è l’Ambiente.
Un connubio ambiente/sociale sarà, ad esempio, il bosco urbano in fase di realizzazione all’interno del Parco della Mistica, che prevede la creazione, contemporaneamente, di un food forest ed uno spazio fisico di socialità, un’agorà al centro del bosco dove verranno realizzati eventi culturali.

🎤 Con quale modalità, create la rete di collaborazione con le realtà sociali del territorio che “adottano” i Vostri alberi?

R: Le collaborazioni si creano dal basso, dal passaparola, dall’incontro con realtà eterogenee che, però, con noi condividono l’intento di apportare migliorie, riqualificare e rigenerare il territorio in cui viviamo, i nostri quartieri; anche partecipando ad iniziative istituzionali e non, che ci hanno visto ospiti, ad attività in cui vengono coinvolte le varie associazioni di volontariato. La rete si crea parlando di progetti, condividendo idee, con questo o con quello, conoscendo la scuola, il comitato di quartiere, ed è così che, come nel nostro caso, partendo dal V municipio arrivi nella (per te) sconosciuta scuola di Selva Candida o nei parchi di Lanuvio, passando per Vermicino. Così ci “ramifichiamo”.
Le zone verdi ripuliscono l’aria dalle sostanze inquinanti delle strade più trafficate, offrono ombra a pedoni e ciclisti. In più, arricchiscono la biodiversità, riqualificando le periferie della nostra città.


🎤 In merito a quanto ci siamo dette, Cinzia, ci parli di come scegliete le zone: sono indicate dalla cittadinanza? Avete una programmazione? Parlaci un po’ del vostro modus operandi.

R: Non essendo moltissimi volontari, ti posso dire che mensilmente viene stilata una sorta di programmazione in base alle attività che si riescono ad organizzare con le altre associazioni, con cui si è preso contatto. Tendenzialmente, le nostre iniziative di messe a dimora coprono il periodo settembre/ottobre, non oltre aprile. La stagione calda sta, man mano, anticipando sempre di più e non vogliamo rischiare di creare criticità ad un albero ancora giovane, piantandolo nel terreno quando fa caldo. Prima hai usato un termine che descrive appieno lo spirito della nostra attività, il termine “adozione”. Molti credono che un albero sia un ornamento, alcuni si stupiscono del fatto che alberi giovani, specialmente nei loro primi tre anni di vita, debbano essere annaffiati assiduamente; è questo che, in primis, cerchiamo di far capire a chi si rivolge a noi, chiedendoci degli alberi.
Si rivolgono a noi associazioni, comitati di quartiere, scuole od anche privati cittadini che intendono riqualificare un’area nel loro quartiere; durante i sopralluoghi, si valutano assieme quali potrebbero essere le specie arboree, rigorosamente autoctone, più idonee in base a fattori di diverso genere, alla prossimità di un punto acqua, alla tipologia del terreno, per esempio, od alla ventosità della zona… Imprescindibile, è la garanzia che l“adottante” se ne prenda cura, prima di tutto, garantendone il giusto apporto idrico o, per quanto possibile, preservandolo da atti vandalici. Noi siamo sempre a disposizione, inizialmente come manovalanza vera e propria, quindi con l’ atto pratico di scavo e messa a dimora, poi semestralmente, con sopralluoghi, per assicuraci la riuscita della piantumazione e poi con consulti, grazie all’agronomo che ci segue.

Una pianta adulta produce in un anno una quantità di ossigeno, coprendo il
fabbisogno annuo di 10 persone:

🎤 A.I.P. Dall’ottobre 2019 ha messo in dimora ben 1.157 alberi: è un bel traguardo. Sappiamo che gli alberi hanno proprietà di contrasto ai “danni” dell’anidride carbonica e riducono le polveri sottili. Una pianta adulta produce, in un anno, una quantità di ossigeno coprendo il fabbisogno di 10 persone.
Ci spieghi il progetto di messa in dimora di quanti più alberi in corrispondenza inserite, a seconda della popolazione, nell’area in cui volete intervenire… Ho capito bene?

R: Ahinoi, siamo ancora solo una piccola realtà ed al momento possiamo limitarci ad intervenire fin dove i nostri piccoli mezzi ci fanno arrivare. Le idee viaggiano freneticamente, ma poi devi scontrarti con la realtà, parlo di burocrazia, permessi, autorizzazioni che, spesso, limitano la scelta di un’area rispetto ad un’altra; ora come ora, possiamo solo “accontentarci” delle aree che ci vengono messe a disposizione ed è negli spazi che riusciamo a rosicchiare, che intendiamo piantare quanti più alberi possibili, creando quanto più ci riesce, piccoli polmoni sparsi, qua e là, nella città.
Poi, accade che qualche sogno in grande prende forma e, grazie all’assegnazione di due bandi regionali, uno vede la realizzazione di un frutteto a Parco Somaini, l’altro di un bosco urbano presso il Parco della Mistica; un impianto policolturale ad alta biodiversità che apporterà dei benefici quali la rigenerazione e creazione di suolo, l’immagazzinamento di CO2, l’impollinazione
Oltre quanto già detto da te, permettimi di aggiungere che, la presenza di alberature in città aiutano a diminuire lo stress e ridurre i tempi di recupero post operatori, mitigano il clima e, quindi, l’azione del sole e del vento, rallentano ed assorbono le precipitazioni, assorbono polveri sottili, rinfrescano l’aria… Per molti, un albero sporca le macchine col fogliame od, addirittura, è un rischio crollo, ma nessuno pensa alla banale differenza fra parcheggiare la propria auto all’ombra di un albero od in pieno sole, o passeggiare sotto un viale alberato o colpito dal sole a picco. Se ci riflettessimo un po’ tutti, secondo me, faremmo un bel passo avanti.

Immagini dell’attivismo dei volontari “Alberi in Periferia” – Roma

✅ Siete partiti ad ottobre, come poc’anzi dicevamo del 2019, con i presupposti di migliorare le cose. Così avete scelto di piantare alberi: Venti alberi da frutta in un parco abbandonato di fronte ai palazzoni popolari ed ad una scuola, nel Parco Somaini nel Prenestino, in Municipio V;
Piantumato ulivi nel Parco di Via delle Palme in collaborazione con alcuni Cdq in solidarietà agli atti vandalici nei confronti della libreria indipendente la Pecora Elettrica.
Attività di autofinanziamento si svolgono tramite eventi e serate sul tema Ambiente o teatri comunali con la partecipazione libera a sottoscrizione personale.
Queste kermesse si sono svolte nel teatro biblioteca Quarticciolo, teatro centrale Preneste in occasione del terzo festam.


🎤 Ecco, quindi, voi vi concentrate per lo più nel quadrante del municipio V, ma avete contatti anche con altre realtà territoriali, se si, con quali?

R: In realtà i padri fondatori dell’associazione risiedono nel V municipio, nel 2019 erano solamente tre amici, ed è questa l’unica ragione per cui le prime attività si sono concentrate nell’ interland prenestino, dal 2020 sono iniziati ad arrivare nuovi partecipanti (fra cui me), ed ha iniziato a crearsi una magnifica rete di conoscenze, sia fisiche, con realtà territoriali diverse, che tramite il web; siamo riusciti a raggiungere numerose zone di Roma, da Tor Vergata a Selva Candida, passando per Tor Bella Monaca, Casal Monastero, Laurentina, Vermicino, con tappa a Tivoli.


L’ultimo grande evento lo avete realizzato sulla cornice del Circo Massimo, attraverso l’evento:
INSIEME A ROMA PER IL BENE COMUNE: (I fondi si possono raccogliere anche on line)https://www.gofundme.com/f/alberi-in-periferia-portiamo-il-verde-in-citta
Preparando l’intervista e ricercando notizie su AIP mi ha incuriosito la vendita dei libri usati ” Per fare un albero ci vuole un libro”, carina come promozione!

🎤 Cinzia, spiegaci un po’:

R: Grazie! L’idea balenò perché una conoscente aveva un’enorme quantità di libri da dover dismettere. Personalmente, sapere di un libro in un cassonetto mi crea un dolore pari al vedere un cane abbandonato, un albero in fiamme od un bambino privato della propria mamma. Quindi decidemmo di prenderli, di adottarli, di trovar loro una nuova casa, così come si fa con un cucciolo o come facciamo noi con un albero. Nacque così Per fare un albero ci vuole un libro”, iniziativa con cui autofinanziamo le nostre attività; chiunque può acquistare/ adottare su offerta libera un libro, il ricavato ci permetterà di affrontare piccole spese di acquisto materiali od alberi o quant’altro. In un’accezione più romantica, ci piace pensare al libro che riscatta il suo esser nato da un albero abbattuto, contribuendo a far nascere nuovi alberi.

Evento al Circo Massimo – Roma, il 27 marzo 2022 – Insieme a Roma per il Bene Comune

🎤 Raccontaci in sintesi l’evento, Cinzia, se vuoi aggiungere qualche appunto e indicazioni su come aderire ad “Alberi in Periferia”: noi del Blog Lazio Movimento Roosevelt lo divulgheremo con piacere.

R: Sì, in occasione della Giornata Mondiale delle Buone Azioni siamo stati invitati a partecipare a questa importante iniziativa, che ospitava molteplici associazioni di volontariato romane ed è stata, per noi, un’occasione utile sia per cucire nuove relazioni con altre realtà associazionistiche, che per farci conoscere, ed abbiamo incontrato davvero bella gente!

Chi volesse unirsi e sporcarsi letteralmente le mani assieme a noi può farlo contattandoci attraverso la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/alberiinperiferia od il canale Instagram.

Per chi volesse sostenerci da lontano, può farlo adottando i nostri libri sulla pagina dedicata: https://www.facebook.com/Per-fare-un-Albero-ci-vuole-un-Libro-108994228337643/;

acquistando i nostri gadget su: https://worthwearing.org/store/alberi-in-periferia-andrea-loreti?fbclid=IwAR3KO0eNPfBDLnrxQHDguHLDLUdUTy7SYesNJea5s21OrULo23NwZLaCC7w ;

oppure con una donazione libera su: https://www.gofundme.com/f/alberi-in-periferia-portiamo-il-verde-in-citta?fbclid=IwAR2Vj0hgQqYatQeHtFG8O6DbOp-KtfzViNyX3wLeGwXA3iHIqDN0Kh7w3Wk .

Locandina della racconta fondi – Volontari “Alberi in Periferia

🎤 Grazie Cinzia per la chiacchierata, noi siamo molto sensibili sul tema ambiente e territorio e nel ringraziarti della tua disponibilità, ti invitiamo a tenerci informati di qualsiasi iniziativa riguardo alberi in periferia

R: Ringrazio te, per questo spazio che ci hai regalato e vi invito tutti a venirci a trovare durante le nostre attività o nei nostri stand.


🎤Cinzia, per noi è stato un onore ospitare “Alberi in Periferia” attraverso la tua voce e la tua testimonianza, ci farebbe piacere partecipare ai vostri eventi, invitateci e noi parteciperemo. A questo punto è doverosa una tua promessa: Ed è quella di tornare ancora a raccontarci dell’evoluzione del progetto. Noi siamo molto attenti sul tema ambiente. A presto!

R: Assolutamente! Sarà un piacere mostrarvi i progressi delle “nostre creature” o qualche altra piccola oasi, sorta in città.



RIFERIMENTI:

https://worthwearing.org/store/alberi-in-periferia-andrea-loreti/alberi-in-periferia-3

https://www.facebook.com/alberiinperiferia/

https://www.instagram.com/alberi_in_periferia/

Articolo di Paola Riccardi


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