Quando i cittadini si mettono in gioco: Luciano Vattilana ottiene finalmente giustizia

Luciano_Vattilana_protesta

Questa è una storia iniziata nel 2017 e che grazie al socio del Movimento Roosevelt, Luciano Vattilana, abbiamo ampiamente documentato.

Tutto iniziò con questo video sul Canale MRTV Italia, sorto nel Luglio 2020, grazie al lavoro di soci volontari del MR.
Nel video, grazie alla conduzione di Marco Moiso, viene spiegato il problema, creato dalle istituzioni stesse e che ha messo e mette in pericolo la possibilità di una vita serena e degna, da parte di almeno 210 mila famiglie del Comune di Roma e limitrofi.
Si parla della sentenza 18135: trasmissione del 27 ottobre 2018 su MRTV Italia

Quando si vuole vendere casa, soprattutto case acquistate in diritto di superficie, per concessione dei Comuni, ci sono delle caratteristiche da rispettare, che influiscono sul prezzo di vendita.

Secondo le regole di allora, queste caratteristiche potevano essere rispettate nella prima compravendita, nella seconda si procedeva, invece, tenendo conto dei prezzi di mercato. Poi, la Cassazione, nel 2015, stabilisce che il prezzo doveva essere quello della convenzione, in tutte le vendite successive. Dopo 40 anni che venivano effettuate queste compra-vendite, si è improvvisamente stabilito che avevano tutti sbagliato.

Praticamente, si è resa nulla la clausula del prezzo e si è sostituito il prezzo di convenzione a quello di mercato. E si è stabilito che tutti dovevano restituire la differenza tra il prezzo di mercato e quello di convenzione.
Chi ha venduto, poteva rivalersi fino al secondo compratore e chi ha comprato per ultimo poteva fare causa al precedente venditore. Ciò ha sottoposto migliaia di famiglie ad una condizione di forte stress, incertezza e disagio, per il timore di perdere soldi e casa. Questa condizione, inoltre, non risulta prescrivibile.

Il Comitato 18135, che riporta nel nome il numero della sentenza della Cassazione, ha deciso di agire – il socio MR Luciano Vattilana ne fa parte – contro questa sentenza ingiustissima, proprio per la sua retroattività.
Secondo il racconto di Luciano, inoltre, il Comune di Roma avrebbe anche potuto “affrancare“, sbloccando questo prezzo e vendere la quota millesimale dell’area esistente sotto il fabbricato, tranquillizzando così le persone coinvolte.

Nella sua analisi, nessun venditore ha avuto colpa, né i notai, né gli avvocati e Luciano Vattilana si è rifiutato, peraltro, di far causa ai precedenti venditori, pur di far emergere l’assurda vicenda.
Nonostante abbia cercato di difendere il proprio diritto, si è ritrovato a perdere immediatamente in primo grado giudiziale. Il giudice, con una decisione di disimpegno, ha dichiarato che non avrebbe emesso sentenze sociali.

In primo grado, Luciano è stato condannato a risarcire 150.000 euro e l’eventuale perdita dell’appello lo porterebbe a pagare oltre 200.000 euro complessive. Ci sono famiglie che rischiano di pagare anche di più.
Un caos giuridico che ha permesso una incredibile ed inspiegabile speculazione, con cifre impossibili da pagare. Secondo Luciano, solo un intervento legislativo avrebbe potuto fermare questo caos, con un decreto legge che avrebbe potuto essere risolutivo: il Ministro Toninelli, appena insediato, si era interessato della situazione,intercettando la problematica e rendendosi conto che avrebbe provocato un grande terremoto sociale.


Come si è evoluta la situazione con la controparte, lo si è raccontato in questo secondo video, in cui è intervenuto direttamente il Presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi, e il Responsabile del Dipartimento Geopolitica e Difesa MR, Roberto Hechich, sempre sul Canale Web MRTV Italia

Questa volta, a mettere i bastoni tra le ruote, c’era proprio il Comune di Roma, quando era ancora amministrato dalla ormai ex sindaca Virginia Raggi. Il Comune, non riuscendo, anche per motivi organizzativi, a lavorare le pratiche di richiesta, impediva di fatto di far affrancare i venditori, facendo in modo che il vecchio prezzo diventasse definitivo, pagando una certa somma.
La legge, praticamente, mancava di un decreto attuativo che non usciva mai e le pratiche di affrancazione erano sostanzialmente ferme. I giudizi pendenti erano migliaia e molte famiglie si sono trovate nella condizione di dover transare a suon di decine di migliaia di euro.

In seguito alla denuncia del Comitato 18135, diversi politici di diversa estrazione, in piena trasversalità, si erano interessati del problema affrancazione, venendo in aiuto delle famiglie.
In particolare, l’On Patrizia Prestipino e Federica Desideri, entrambe del PD. Proprio l’On Patrizia Prestipino ha raccolto le forze a lei vicine per rappresentare all’allora Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, già profondamento impegnato ad affrontare tematiche europee e interne con i vari decreti interni, l’urgenza di approvare un decreto essenziale.

Luciano Vattilana con l’On. Patrizia Prestipino il 28 Settembre 2021

Luciano racconta ancora che, in seguito all’emergenza sanitaria, si era riusciti ad ottenere dei rinvii che hanno permesso di rimandare le udienze e non essere condannati in appello, con eventuale accrescimento degli oneri di pagamento.

Nel frattempo, era stata elaborata la Legge 136/2018, che ha ricevuto l’appoggio unanime di tutto il Parlamento con, in più, il decreto attuativo che dava la possibilità a “chi ne avesse interesse” di procedere alla affrancazione per lo sblocco del Prezzo di Convenzione; ma, una volta promulgata, il Comune di Roma è rimasto, invece, inerte nell’organizzare in modo uniforme le migliaia di pratiche presentate.

Una volta approvato il decreto attuativo che in sé conteneva, peraltro, importanti dettagli per una affrancazione meno costosa e veloce, già dal mese di Gennaio 2021, molte famiglie, col nuovo sistema, sono riuscite ad autoliquidarsi gli importi di affrancazione. Anche Luciano Vattilana aveva inoltrato, nello stesso periodo, la nuova domanda di affrancazione con il metodo semplificato, pagando il dovuto, ma a maggio gli arriva una PEC dall’ufficio urbanistico, in cui comunicano che manca il documento di identità; interpretandolo come il sintomo di inizio lavori, manda tranquillamente il documento richiesto.

Poi, però, passano altri mesi e passa anche l’estate, senza altre comunicazioni. I primi giorni di settembre cerca di contattare gli uffici, per informarsi, ma non gli rispondono, causa Covid.
Scrive, allora, al Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica, presediuto dall’Assessore Montuori e gli rispondono che la pratica è in lavorazione, non si sa dove, e che dall’ultima richiesta di documentazione decorreranno altri 180 giorni: questo significherà, per lui, anche l’arrivo della data per l’udienza e la sua probabilissima condanna.

Si reca personalmente lì, ma nessuno lo riceve e pretendono pure che riprenda l’appuntamento telefonico. La burocrazia torna ad essere un tunnel in cui non si vede la luce. Amministrativamente, il Comune di Roma avrebbe dovuto semplicemente redigere una Determina Dirigenziale e stipulare una Convenzione che avrebbe riportato, per tutti i casi, i medesimi dettagli e per ciascuno degli intestatari esclusivamente tre variabili: I soggetti, la Convenzione e i dati catastali.

Oltre a quella di Luciano, ci sono altre famiglie disperate, come due anni prima, che sono nella stessa condizione, nonostante ormai la Legge sia chiara. Luciano, vedendo imminente la sua condanna e la rovina della propria famiglia e in reazione a questa odissea, il lunedi 28 Settembre 2021 decide di incatenarsi davanti al Dipartimento IX in Viale Civiltà del Lavoro 10 e dichiara che resterà lì senza bere, mangiare e prendere la terapia cardiologica, finchè non avrà ricevuto informazioni sulla propria pratica e sull’iter organizzativo seguito per tutte le pratiche di affrancazione, visti i ritardi gravissimi.

Il gesto, del quale ancora oggi sente totalmente il peso morale, ha avuto un enorme impatto sui social grazie alle dirette social di vari politici tra i quali l’onnipresente On. Patrizia Prestipino. Degna di nota anche la presenza di persone appartenenti a diversi schieramenti come i candidati Claudio Testa, Adriano Ciamei, e l’On. Marcello DeVito.

Luciano Vattilana assieme a Claudio Testa il 28 Settembre 2021

Link ai video della protesta: https://www.facebook.com/claudio.testa.161/videos/4585404794844410;

https://www.facebook.com/claudio.testa.161/videos/386487076282886

La sordità delle istituzioni porta all’esasperazione della cittadinanza e a misure estreme di singoli o gruppi di cittadini.

Fortunatamente, grazie alla immediata pubblicazione dell’ intervista concessa dal Presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi, il fatto viene anticipato sui social con effetto divulgativo enorme.

Naturalmente, il Dipartimento ne viene a conoscenza e provvede a lavorare 150 pratiche occupando i propri dipendenti nei giorni di sabato e domenica. In seguito a questa protesta civile e pacifica, viene consegnata a Luciano la Determina Dirigenziale, con tanto di scuse da un solerte Dirigente del Dipartimento, il quale preannuncia l’invio di altre 150 pratiche nel giro di un’ora.

Segno che, sottopressione, le Istituzioni che devono essere al servizio del cittadino, fanno finalmente il loro dovere.
E, molto importante, è stata la presenza, alla protesta, delle persone giuste, che non hanno mai desistito nella lotta, con coraggio e determinazione, restando sempre nella più semplice convinzione che operare nel giusto non sia mai sbagliato.

Luciano, con coraggio e lungimiranza, ha lottato per ottere ciò che sarebbe un suo diritto avere e combattere delle ingiustizie amministrative e giudiziarie che coinvolgono anche molti altri, ma tutte le altre famiglie nelle sue stesse condizioni? Il Comune risolverà i suoi problemi di mancanza di personale, per occuparsi di loro? E loro sono disposte a lottare, come ha fatto Luciano Vattilana, nei casi di mala amministrazione?

Tenendo conto delle imminenti elezioni, Luciano ha auspicato che sia Gualtieri che Michetti, candidati al ballottaggio, prendessero a cuore questo argomento del settore edilizio del Comune di Roma e proporre politiche abitative giuste e pragmatiche. Segno che il cittadino DEVE poter mobilitare le forze politiche, intorno ai propri problemi.

Nel programma di Michetti la risoluzione del problema era contemplato, grazie alle proposte elaborate anche dalla Lista Rinascimento di Vittorio Sgarbi – Cambiare Roma, grazie anche all’interessamento del candidato Claudio Testa (nei video).

Ma ora che Gualtieri ha vinto le elezioni come Sindaco di Roma e rappresenta Roma nella sua maggiore espressione amministrativa, si spera che non lasci cadere questo problema che proprio lui ha contribuito a risolvere, quando era Ministro dell’Economia del Governo Conte, e che agisca immediatamente sui problemi che impediscono agli uffici amministrativi di essere al servizio della cittadinanza.

L’informatizzazione delle pratiche di affrancazione, l’istituzione di un ufficio di scopo ed il riconoscimento a zero spese dei nullaosta rilasciati a suo tempo dal Comune di Roma che autorizzavano le compravendite, non sono impossibili da realizzare e questo sancirebbe il vero cambio di passo che Roma merita


Articolo di Gabriella Toma



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